Federico Bicelli è uno di quei nomi destinati a lasciare un segno indelebile nello sport italiano. Nato a Brescia nel 1999 con una disabilità congenita agli arti inferiori, non ha mai permesso che questa lo limitasse, diventando così rapidamente un punto di riferimento per il nuoto paralimpico grazie alla sua
determinazione, al talento straordinario ed a una serie di risultati che parlano da soli.
Dopo aver mosso i primi passi, o meglio, bracciate, nelle piscine italiane, si è fatto riconoscere come uno
degli atleti più promettenti e competitivi della sua generazione, fino a rappresentare l’Italia alle Paralimpiadi di Tokyo 2020, distinguendosi per le sue capacità eccezionali.
Oltre a Tokyo, Federico ha collezionato medaglie in numerose competizioni nazionali e internazionali,
portando in alto la bandiera italiana e ispirando migliaia di giovani, ricordando l’importanza del rispetto nel mondo dello sport, e di come le sconfitte facciano crescere, talvolta anche più delle vittorie.
Ciò che rende Federico Bicelli una figura così importante per noi giovani non è soltanto il suo successo in
piscina ma anche il messaggio che trasmette fuori dall’acqua. È un esempio di come la determinazione e il
lavoro costante possano portare risultati straordinari, indipendentemente dagli ostacoli che si incontrano
lungo il cammino.
Federico Bicelli non ha intenzione di fermarsi qui, con una carriera in ascesa e un futuro ricco di possibilità, ed è chiaro che lo vedremo ancora sulle prime pagine dello sport italiano.
Data la sua giovane età e le sue capacità, Federico è destinato a restare sotto i riflettori per molto tempo, e noi non possiamo che augurare buona fortuna a questo nostro giovane, ma già grande, mito.

Michele Pietta